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Piazzetta Nilo, il corpo di Napoli

Piazzetta Nilo 7, Napoli

Ora aperto
Durata

20minuti

Le lingue

___

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Piazza

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Consigli per la visita

Servizi inclusi

  • Esclusiva garanzia Movery soddisfatti o rimborsati
  • Servizio di assistenza turistica inclusa
  • Consegna biglietti istantanea
  • Si accettano biglietti su smartphone

Raggiungi Piazzetta Nilo con i mezzi pubblici  

  • È possibile raggiungere Piazzetta Nilo prendendo la metropolitana direzione Piscinola dalla Stazione Centrale di Napoli. Scendere alla prima fermata Università e da lì percorrere circa 10 minuti a piedi procedendo in direzione nord-est percorrendo Corso Umberto I. Svoltare poi a sinistra per Via Mezzocannone, percorrere via Mezzocannone fino alla fine e poi svoltare a destra per Piazzetta Nilo. 

Raggiungi Piazzetta Nilo con l’auto 

  • Piazzetta Nilo è chiusa al traffico poiché si trova nel centro storico di Napoli. Percorrendo Corso Umberto I è possibile arrivare a Piazza Bovio, parcheggiare in un’area di parcheggio e poi procedere per circa 10 minuti a piedi, salendo Corso Umberto in direzione nord-ovest e svoltando a sinistra percorrendo via Mezzocannone. Arrivando alla fine di Via Mezzocannone, sulla destra troviamo Piazzetta Nilo. n

Informazioni su questa attività

Piazzetta Nilo, è un luogo caratteristico e ricco di storia, della città di Napoli. Situata nel Decumano Inferiore, comunemente chiamato Spaccanapoli, a pochi passi da altri due importanti snodi del centro storico di Napoli, Piazza San Domenico e il Largo Corpo di Napoli.

Piazzetta Nilo non è solo un luogo che parla di storia ma anche punto di ritrovo per i giovani, dove poter uscire la sera a Napoli per bere o mangiare qualcosa in compagnia mangiando lo streetfood di uno o più dei tanti locali della zona.

Perché visitare Piazzetta Nilo

In questa Piazzetta, che prende il nome dal fiume Nilo, sorge la Chiesa di Sant’Angelo a Nilo anche detta Cappella Brancaccio, poiché al suo interno riposa il Cardinale Rinaldo Brancaccio, nel sepolcro realizzato da Donatello in collaborazione con Michelozzo, che ne volle la costruzione tra il 1385 e il 1401.

Troviamo inoltre il Palazzo Pignatelli di Toritto, costruito nel 1499 per volere di Cesare Pignatelli, barone di Orta e di Toritto, in stile rinascimentale che nel 1736 fu poi restaurato in stile barocco.

Un altro importante palazzo che sorge qui, è il Palazzo del Panormita, voluto dal celebre letterato italiano Antonio Beccadelli, detto appunto “Il Panormita” cioè palermitano; palazzo di importante interesse architettonico costruito anch’esso in stile rinascimentale. In ultimo ma non per importanza, troviamo il Palazzo de Sangro, palazzo storico di Napoli edificato da Giovanni Sangro dei duchi di Vietri e sua moglie Andreanna Dentice nel 1506, caratterizzato da un portale in piperno e bugne.

Le cose più importanti da sapere su Piazzetta Nilo

Anticamente chiamata Piazzetta Bisi, da ’mpisi cioè impiccati, poiché era attraversata dai condannati a morte diretti al patibolo, deve oggi il suo nome alla Statua del Dio Nilo anche detta Corpo di Napoli eretta dalla comunità Alessandrina, per onorare le loro origini: la città di Napoli circa duemila anni fa, e in particolare la zona di Piazzetta Nilo, fu zona di stanziamento degli Alessandrini, con le loro abitazioni e botteghe.

Piazzetta Nilo è passata quindi dall’essere luogo di transito per i condannati, a essere luogo di sviluppo della comunità Alessandrina fino a diventare oggi luogo di interesse culturale e meta di ritrovo per uscire il sabato sera a Napoli, per mangiare o bere qualcosa con gli amici.

La statua del Dio Nilo

La Statua del Dio Nilo, divenuta emblema della Piazza e della città di Napoli, rappresenta la divinità sdraiata, con in mano una cornucopia adornata di fiori, simbolo della fertilità del Fiume Nilo con accanto i figli che bevono dal suo petto.

La scultura scomparve e fu ritrovata senza testa nel XV secolo, infatti inizialmente non si pensò a un uomo, ma ad una città madre che allatta i propri figli, per questo fu chiamata “O’ cuorpo e Napule”. In seguito si capì che era una copia romana e fu poi restaurata nel 600. Perduta e ritrovata senza testa, poi restaurata con l’aggiunta della cornucopia e di una piccola testa di Sfinge e ricollocata nella piazza.

Nel 1953 la testa della Sfinge fu rubata per poi essere ritrovata nel 2013 in Austria e riportata nel centro storico di Napoli. Nonostante tutto, dopo duemila anni la statua è ancora lì, dove fu collocata dagli Alessandrini

Posizione dell'attività

Piazzetta Nilo 7, Napoli

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