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La puccia salentina non è altro che una forma di pane della grandezza di 20-30 cm ed appartiene alla tradizione gastronomica della Puglia centromeridionale. Nello specifico, si tratta di una preparazione tipica della zona del Salento e della provincia di Taranto.
Si presenta come una sorta di grande panino e la sua variante più diffusa è quella leccese che può essere farcita con ingredienti poveri della cucina locale. Nel tarantino, invece, troviamo una versione fast-food della puccia e come nel foggiano, si impiega un impasto simile a quello della pizza, a cui si aggiungono hamburger, patate fritte, insalata, formaggi, pomodori e tanto altro.
Curiosità sulla puccia salentina
La puccia è una specie di panino dalla forma rotonda, non molto alto, che al di fuori presenta una sottile crosta croccante. All’interno, invece, è piuttosto vuoto poiché contiene poca mollica e può essere farcito con salumi, formaggi, verdure e carne.
Passeggiando per le vie del Salento e per le strade della provincia di Taranto è molto facile imbattersi in una versione tutta pugliese del fast-food: la pucceria. In questi piccoli locali è possibile assaggiare il sapore della puccia originale, cotta in forno a legna. La varietà più comune è quella leccese, nata negli anni Settanta a Trepuzzi grazie al falegname e pasticciere Giovanni Caccetta che si è ispirato alle zie che facevano il pane in casa.
Lui inventò questa tipologia preparando delle palline di impasto, schiacciate e messe in forno a legna. Il risultato è stato un panino molto gonfio e senza mollica, quindi perfetto da farcire con qualsiasi cosa. Oggi tra le versioni più apprezzate abbiamo la “puccia cu lle ulie”, cioè la puccia con le olive nere che rappresentava il pranzo povero dei contadini e veniva preparata per il giorno dell’Immacolata. Andiamo allora a scoprire come cucinare questa prelibatezza pugliese.
La ricetta della puccia salentina
Ingredienti per 18 pucce
1 kg di farina 0
600 g di acqua tiepida
Lievito di birra secco 5 g
10 g di malto
100 g olio extravergine d’oliva
15 g di sale
Per preparare le pucce salentine bisogna cominciare setacciando la farina nella planetaria. Quindi unire il lievito disidratato e il malto ed iniziare a mescolare con la frusta a foglia. Versare un filo d’olio e unire l’acqua tiepida a filo. Lavorare l’impasto per qualche minuto a media velocità.
Quando il composto si è compattato, aggiungere anche il sale. Far lavorare ancora per un paio di minuti e sostituire la foglia con il gancio. Accendere di nuovo la planetaria e continuare a impastare per 10-15 minuti, fino ad avere un panetto liscio e omogeneo. Incordato l’impasto, spostarlo su un piano da lavoro oleato, lavorarlo appena con le mani e spostarlo poi in una terrina abbastanza grande. Ricoprire con della pellicola per alimenti e lasciare lievitare in forno spento e luce accesa per 2-3 ore.
Trascorso questo tempo, trasferire il panetto su una spianatoia e con le mani realizzare una specie di filone, da cui si dovranno ricavare 18 palline da 90 g ognuna. Prendere ogni pallina e rotearla sulla mano per darle una forma sferica. Stendere le palline con un mattarello per ricavare dei dischi di 20 cm di diametro.
Posizionarli con delicatezza su una leccarda ricoperta da carta forno. Mettere in forno statico preriscaldato a 250°C per 15 minuti. A cottura ultimata, sfornare le pucce e servirle ancora calde con la farcitura che si preferisce.
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