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La tradizione presepiale di San Gregorio Armeno ha un'origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato alla dea Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita del presepe napoletano è naturalmente molto più tarda, risalendo alla fine del Settecento. Oggi, questa famosa strada di Napoli, raccoglie una tradizione ancora viva e profondamente condivisa dal popolo napoletano.
‘O presepe! L’addore d’ ‘a colla ‘e pesce, ‘o suvero pe’ fa’ ‘e muntagne, ‘a farina pe’ fa’ ‘a neve…"
Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista.
Le botteghe dei maestri del presepe sono aperte tutto l'anno. L’atmosfera di San Gregorio Armeno comincia a riscaldarsi a novembre, ma è dicembre il mese in cui la strada è gremita di gente ad ogni ora del giorno fino a tarda sera.
Oggi Via San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo come la strada dei presepi. Coloratissime e antichissime, le botteghe artigianali, da quelle storiche dei noti maestri pastorai come Ferrigno, Di Virgilio, i Capuano, Giannotti, Gambardella, a quelle più recenti, sfilano l’una di fronte l’altra sfoggiando i capolavori dell‘arte presepiale napoletana. Rigorosamente fatti a mano e in terracotta, i pastori di San Gregorio Armeno sono dipinti ad arte in ogni minimo dettaglio e vestiti di abiti cuciti a mano.
Passeggiando e osservando le varie botteghe e i piccoli negozi, si respira un’atmosfera magica in cui le tradizioni e lo spirito natalizio sopravvivono intatti al caos frenetico della città in continuo cambiamento.
Ormai, fanno parte della tradizione presepiale anche diversi personaggi dello spettacolo, i politici, i calciatori e persino il Papa, animando la competizione tra gli artigiani per chi crea la statuina più bella, veritiera, che avrà più successo. È possibile passeggiare per San Gregorio Armeno e osservare i mastri di bottega a lavoro, mentre modellano la terracotta o ultimano le rifiniture dei loro pastori.
Le esposizioni vere e proprie cominciano nel periodo attorno alle festività natalizie, solitamente dagli inizi di novembre al 6 gennaio.La strada, che popolarmente è chiamata San Liguoro, risulta essere uno dei restringimenti tipici dell'architettura urbanistica greca che caratterizza tutto il centro antico di Napoli.
Qui sorge la storica chiesa di San Gregorio Armeno fondata attorno al 930 sulle fondamenta dell'antico tempio di Cerere, ma solo nel 1205 la chiesa viene intitolata al santo omonimo. Tipico di Via San Gregorio Armeno è il sontuoso campanile dell'omonima chiesa che si affaccia sulla strada, il quale si innalza sopra il livello della stessa. Il campanile funge da cavalcavia di connessione tra i due conventi (chiesa e monastero) dedicate a san Gregorio Armeno.
Lungo la strada, salendo dal decumano inferiore a quello maggiore, vi sono prima la chiesa di San Gregorio Armeno, edificata intorno al X secolo, e poi, poco più sopra, con ingresso separato rispetto all'edificio religioso, il relativo chiostro.
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