A partire da: 0 a persona
2h
English, Espanol, Francais, Italiano
Illimitato
Dimora storica
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Il ticket ordinario costa €8,00
Il ticket costa €7,00 per gruppi a partire da 15 persone
Il ticket costa € 6,00 per over 65 e bambini dai 5 ai 12 anni
I biglietti si acquistano solo in loco
Per ragioni di sicurezza l’ingresso dei bambini alla Torre Museo è consentito a partire dai 5 anni
Gli animali di piccola taglia sono ammessi
Il museo si trova in Piazza Duomo 84010 Ravello (SA)
Villa Rufolo è il gioiello di Ravello, è il luogo che lasciò d’incanto Wagner, che ne fece il suo rifugio di meditazione e nel parco immaginò il giardino fatato di Klingsor del suo capolavoro, Parsifal.
La villa, costruita dalla famiglia Rufolo intorno al XIII secolo, è un immenso patrimonio architettonico che costituisce uno dei motivi principali per cui turisti italiani e stranieri visitano Ravello.
La famiglia Rufolo, nel Medioevo, è stata per oltre due secoli il simbolo della potenza economica e politica di Ravello, pertanto costruirono la dimora rappresentativa del loro status sociale.
Si dice che Boccaccio abbia conosciuto direttamente i Rufolo e abbia soggiornato qui, infatti è molto probabile che “il palagio con bello e gran cortile nel mezzo e con logge e sale e con giardini meravigliosi” sia il giardino di Villa Rufolo, inoltre Boccaccio ha dedicato una novella del Decamerone a Landolfo Rufolo.
La Ravello medievale purtroppo sarà soggetta alla decadenza della Repubblica Marinara di Amalfi, e la famiglia Rufolo dovette smembrare le proprietà. La villa passò per successione ai Confalone, ai Muscettola e poi ai D’Afflitto di Scala nel XVIII sec., che resero il palazzo abitabile ma allo stesso tempo distrussero molti elementi di valore causando la rovina della residenza. A metà dell’Ottocento la villa presentava solo in parte l’aspetto originario. Un Lord scozzese, Sir Francis Nevile Reid, decise nonostante l’inagibilità, di acquistarla e restaurarla, realizzando così il capolavoro che fece esclamare a Wagner: “Il magico giardino di Klingsor è trovato”. Con la morte di Reid purtroppo ancora una volta la villa viene smembrata dagli eredi e le suppellettili vendute. Nel 1974 viene acquistata dall’EPT (Ente Provinciale per il Turismo) di Salerno e gestita fino al 2007, poi la gestione viene affidata alla Fondazione Ravello che avvia una serie di iniziative per il recupero, la valorizzazione e la tutela del monumento.
Gli ambienti degni di nota di Villa Rufolo sono la Torre d’ngresso, che non aveva scopi difensivi, ma solo estetici, dove troviamo le statue che rappresentano le stagioni, uno dei particolari più affascinanti, il bellissimo chiostro contornato di colonnine tortili, in stile Moresco e la Torre Maggiore, la prima parte dell’intero complesso che con la sua altezza esprime la potenza della famiglia Rufolo. Da qui si gode di un’ottimo panorama.
Altri ambienti importanti sono il pozzo, dove Wagner intravide il suo Magico giardino incantato di Klingsor, prima rappresentazione reale delle sue visioni e del suo genio creativo, il Belvedere, un giardino che offre un bellissimo panorama su tutta l’area della Costiera Amalfitana, e la cappella che ospita durante tutto l’anno importanti mostre d’arte.
Il giardino di Villa Rufolo, conosciuto come il “giardino dell’anima”, occupa due livelli ed è raggiungibile percorrendo un viale alberato.
Questo giardino incantò il compositore tedesco Wagner, che trovò in questi luoghi la materializzazione della sua immaginazione. I giardini e i parchi di Villa Rufolo sono aperti durante tutto l’anno ed attraggono visitatori da tutto il mondo. Costruito insieme alle villa nel tredicesimo secolo, purtroppo possediamo poche testimonianze storiche di questo luogo incantato. Secondo quanto scritto da Boccaccio nella prima giornata del Decamerone è possibile che i giardini si estendessero fino alla proprietà dei Rufolo, ma è quando Villa Rufolo viene acquistata da Francis Nevile Reid che i giardini rinascono e inizia la fama di questo luogo. Villa Rufolo divenne dimora estiva di Reid, attratto dal clima mite e dalla bellezza de luogo.
Nel corso del tempo i giardini sono stati oggetto di varie demolizioni: durante la guerra furono confiscati dalle forze inglesi, nel 1951 una tempesta particolarmente violenta ha colpito la villa, e nel 1955 la parte superiore del giardino è stata eliminata a causa della costruzione della strada provinciale.
Una terrazza che regala una vista mozzafiato, sia verso la montagna sia verso il mare. Uno dei migliori belvedere che permette di osservare la Costa Cilentana fino ad arrivare alla Costiera Amalfitana. La terrazza di Villa Rufolo, insieme a quella di Villa Cimbrone, incantarono Wagner, in onore del quale, ogni anno, si svolge il Festival Internazionale della Musica, che ha reso Ravello la città della musica nella Costiera Amalfitana.
Ravello è ormai da 65 anni è teatro di uno dei festival musicali più importanti d’Italia. Quest’imperdibile evento si svolge nel mese di luglio, con una serie di prestigiosi concerti di musica classica, organizzati nei locali di Villa Rufolo e nell’Auditorium Oscar Niemeyer. Il programma negli ultimi anni ha cominciato ad includere anche musica più moderna, come concerti dei migliori jazzisti al mondo e musica folk straniera.
Insomma, Villa Rufolo a Ravello è una meta da non perdere per i visitatori della Costiera Amalfitana.
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