Gli scavi archeologici di Cuma sono uno dei siti più belli e incantevoli della Campania ed hanno riportato alla luce lo splendore della città di Cuma, una delle colonie greche più antiche d’Italia. La polis risale al 730 a.C. ed è stata abbandonata agli inizi del XIII secolo a causa delle incursioni delle truppe armate napoletane.

Il Parco Archeologico di Cuma è stato oggetto di scavi dal XVII secolo in poi, ma solo dalla metà del XIX secolo è stata lanciata una vera e propria campagna archeologica. Oggi la gran parte dei reperti recuperati sono custoditi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

La storia dell’antica Cuma e dei suoi scavi

L’area di Cuma era abitata durante l’età del ferro e probabilmente già sul finire dell’età del bronzo da popolazioni autoctone, come testimoniano le tombe delle necropoli in cui sono stati ritrovati antichi corredi che risalgono a tale periodo. La fondazione di Cuma è attestata intorno al 730 a.C. e nel giro di pochi anni la colonia si sviluppa molto velocemente grazie agli scambi commerciali con i popoli di Campania e Lazio.

La piccola Cuma si espande nelle vicinanze, dando origine ad altre colonie sul Golfo di Napoli, tra cui Pozzuoli, Baia, Miseno, Napoli e Capri. Dopo anni di crisi politiche, la città viene conquistata dai Sanniti prima e dai Romani poi. Il dominio Romano non ha però giovato alla prosperità di Cuma che tra il IV e V secolo diventa un piccolo abitato dove un tempo sorgeva l’Acropoli.

Con l’ascesa del cristianesimo molti edifici pagani e templi diventano basiliche e nel V secolo Cuma passa sotto il controllo degli Ostrogoti e dei Bizantini. Dopo anni di dominazione longobarda e saracena, la storia di Cuma si interrompe nel 1207, anno in cui viene rasa al suolo dalle truppe napoletane.

Le prime attività di scavo avvengono nel 1606, quando vengono trovate alcune statue e bassorilievi in marmo. Tuttavia, a causa del maggiore interesse suscitato dai siti vesuviani, l’area archeologica di Cuma viene abbandonata. Una prima vera campagna di scavi si avrà solo nel 1852 per volontà del principe Leopoldo, fratello del sovrano Ferdinando II.

Le esplorazioni dell’Acropoli iniziano nel 1911 e tra il 1924 e il 1934 vengono ritrovati il Tempio di Giove, l’Antro della Sibilla e la Crypta, grazie al lavoro di Amedeo Maiuri e Vittorio Spinazzola. Nei decenni a seguire vengono scoperti altri importanti monumenti ed eseguite nuove opere di restauro e consolidamento del Parco Archeologico di Cuma.

Cosa vedere negli Scavi Archeologici di Cuma

Il Parco Archeologico di Cuma è stato fondato nel 1927 durante le campagne di scavi iniziate tra la metà del XIX secolo e i primi anni del XX secolo. Grazie al lavoro di Amedeo Maiuri sono stati rinvenuti i principali edifici dell’Acropoli e nei decenni successivi sono state condotte diverse ricerche e ulteriori scavi che hanno permesso di estendere la superficie visitabile del sito che oggi tocca i 50 ettari.

La zona attualmente aperta al pubblico è composta dall’Acropoli che comprende l’Antro della Sibilla Cumana, la Torre Bizantina, la Terrazza Inferiore o Tempio di Apollo e la Terrazza Superiore o Tempio di Giove. Invece tra i reperti della città bassa abbiamo il Foro, le Terme del Foro, la Crypta Romana, la Porta Mediana e la Necropoli Monumentale. Ecco alcuni dei reperti da non perdere all’interno del parco.

Antro della Sibilla Cumana

L’Antro della Sibilla Cumana è la principale attrazione turistica del Parco Archeologico di Cuma. Le ricerche scientifiche lo interpretano come una galleria ad uso militare scavata nel tufo a protezione dell’Acropoli in epoca Sannitica. La galleria è provvista di bracci laterali che ospitano alcune cisterne che servivano a raccogliere le acque piovane.

Terrazza Inferiore

Sull’antica Via Sacra si giunge all’area delle terrazze, dove si possono ammirare i due templi scoperti fino ad oggi. La Terrazza Inferiore, nota come Tempio di Apollo, accoglie diversi edifici religiosi che componevano un vasto santuario. Questo tempio è stato eretto nel VI secolo a.C. ed è stato oggetto di un importante restauro in epoca augustea.

Terrazza Superiore

La Via Sacra continua risalendo tutta la collina per arrivare fino alla vetta dell’Acropoli, dove in passato si stagliava il Tempio Maggiore dedicato a Giove. Il tempio risale al VI secolo a.C. ed è stato ampiamente ristrutturato dai Romani. Tra il IV e VI secolo d.C. è stato trasformato in chiesa cristiana e nella parte posteriore della cella adibita al culto è stato aggiunto un battistero.

Foro

Il Foro rappresenta la piazza della città ed è il luogo pubblico per eccellenza, dove si svolgono le principali attività commerciali e politiche della polis. Forse il Foro è stato costruito in età romana nel punto nel quale sorgeva l’agorà, la tipica piazza delle città Greche. Ricerche di approfondimento su questa zona del Parco Archeologico di Cuma hanno dimostrato che fino al VI secolo a.C. questa era un’area residenziale e solo in seguito ha acquisito un ruolo sacro e pubblico che ha conservato fino all’arrivo dei Romani.

Terme del Foro

Le Terme del Foro sono state costruite a metà del I secolo d.C. a nord del Foro. La loro posizione centrale fa pensare che avessero un uso pubblico, nonostante le dimensioni siano ridotte rispetto ai bagni termali del Lago d’Averno e di Baia. La struttura rispecchia in pieno l’impianto classico delle terme romane.

Necropoli Monumentale

Poco fuori Porta Mediana è presente la Necropoli Monumentale situata appena fuori le mura della città. I suoi monumenti sono stati eretti in epoca sannitica e romana tra il II secolo a.C. e il II e III secolo d.C.

Come visitare il Parco Archeologico di Cuma

Per ammirare le infinite bellezze presenti nel Parco Archeologico di Cuma puoi approfittare di questo interessante Tour guidato degli scavi di Cuma con tappa alla Casina Vanvitelliana. Grazie a questa visita avrai la possibilità di vedere l’Antro della Sibilla, la Torre Saracena e il Tempio di Apollo e ci sarà spazio per un salto alla vicina Casina Vanvitelliana sul Lago Fusaro.

Per quanto riguarda i biglietti di accesso al sito, il ticket intero costa 5 €, mentre quello ridotto costa 2 € per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Invece l’ingresso è gratuito per i minori di 18 anni. Infine, il Parco Archeologico di Cuma è aperto dalle 9:00 alle 14:45 tutti i giorni, tranne il martedì.